perché non è sempre facile trovare l’ambulanze veterinaria “dietro” casa
Quando un cane o un gatto ha un’emergenza sanitaria, ogni minuto può fare la differenza. Tuttavia, a differenza delle ambulanze per uso umano — che secondo dati ASST arrivano mediamente in 8 minuti nelle aree urbane e in circa 20 minuti in quelle extraurbane — il servizio di soccorso veterinario non ha ancora una copertura capillare su tutto il territorio italiano.
Tempi di intervento: il divario con il soccorso umano
Oggi, le ambulanze veterinarie (veicoli di soccorso zoofilo) impiegano in media tra i 15 e i 30 minuti per raggiungere il luogo dell’intervento. I tempi possono variare sensibilmente in base a:
Zona geografica (urbana o rurale)
Numero di mezzi disponibili
Orario e traffico
Eventuale distanza dalla sede operativa
In alcune aree metropolitane il servizio è relativamente rapido, ma nelle zone extraurbane o in piccoli comuni può richiedere tempi più lunghi, anche per la necessità di coprire un raggio d’azione molto ampio con pochi mezzi disponibili.
Un quadro normativo che riconosce il soccorso animale
È in Gazzetta Ufficiale il Regolamento del Ministero dei Trasporti che disciplina il trasporto e il soccorso degli animali in stato di necessità. A distanza di due anni dalla loro emanazione, le innovazioni del Codice della Strada in caso di incidenti che coinvolgano animali trovano finalmente piena e concreta applicazione.
Il provvedimento è il Decreto 9 ottobre 2012, n. 217 (“Regolamento di attuazione dell’articolo 177, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, come modificato dall’articolo 31, comma 1, della legge 29 luglio 2010, n. 120, in materia di trasporto e soccorso di animali in stato di necessità”), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 289 del 12-12-2012, ed è entrato in vigore il 27 dicembre dello stesso anno.
Questo decreto, atteso per due anni, ha finalmente regolamentato:
Le modalità di circolazione dei mezzi di trasporto e soccorso per animali (ambulanze veterinarie)
La definizione dello “stato di necessità” dell’animale
La definizione di “stato di necessità”
Le ambulanze veterinarie e i veicoli privati possono trasportare animali soccorsi quando questi presentano sintomi riconducibili a:
a) Trauma grave o malattia con compromissione di una o più funzioni vitali, o che provoca l’impossibilità di spostarsi autonomamente senza sofferenza, o di deambulare senza aiuto.
b) Ferite aperte, emorragie o prolasso.
c) Alterazione dello stato di coscienza o convulsioni.
d) Alterazioni gravi del ritmo cardiaco o respiratorio.
Dopo il benestare del Consiglio di Stato, il Ministero dei Trasporti ha colmato una lacuna importante, assicurando che la normativa contemperi l’esigenza di tutela del benessere animale con il preminente interesse di garantire la sicurezza della circolazione stradale e l’incolumità pubblica.
L’impegno dei volontari per gli animali
Sono quindi, di norma, Organizzazioni di cittadini volontari — non medici veterinari — che operano senza fini di lucro, nata per aiutare le famiglie mantovane e i loro componenti “4 zampe” quando necessitano di un tempestivo primo soccorso e di un trasporto sanitario verso la clinica veterinaria prescelta.
Il servizio è svolto da operatori addestrati e con mezzi di trasporto attrezzati per animali in difficoltà, così da garantire assistenza e sicurezza durante tutto il tragitto.
Come prepararsi a un’eventuale emergenza
Sapere in anticipo a chi rivolgersi può ridurre sensibilmente i tempi di intervento in caso di necessità. Alcuni consigli utili:
Tenere sempre a portata di mano i contatti di uno o più servizi di ambulanza veterinaria nella propria zona.
Conoscere il pronto soccorso veterinario più vicino.
Informarsi su eventuali servizi 24h e sulla loro copertura territoriale.
In caso di emergenza grave, essere pronti — se possibile — a trasportare l’animale direttamente in clinica, per guadagnare minuti preziosi.